Bisogna amare le porte
perché sono il posto
dove nessuno si ferma
il posto da dove si passa
da dove si parte
dove avvengono tutti gli incontri.
Bisogna odiare le porte chiuse
chiuse agli incontri
e chiuse a chi parte.


Abbè Pierre


L'industria turistica è sempre in forte crescita, in tutto il mondo. E' stimato che un sesto della popolazione del pianeta si sposti dal proprio luogo abituale per andare in vacanza, anche solo per qualche giorno!

Grazie ai prezzi competitivi che la maggior parte delle compagnie aeree ormai offre, le distanze si sono accorciate ed il sud del mondo è diventato molto più accessibile.
Questo porta con sè una nuova e pressochè inesauribile fonte di reddito per i paesi di destinazione, che spingono interi settori della popolazione verso attività legate al turismo. Ma i rischi sono molteplici: dall'abbandono di 'mestieri' tradizionali al fiorire di attività illegali o al limite dell'etico, dall'essere più facilmente messi in ginocchio da un calo momentaneo del flusso turistico (ad es l'Egitto dopo l'esplosione a Luxor, la zona dello Tsunami del 2004) al trovarsi un patrimonio storico-monumentale-ambientale devastato dalla mancanza di strutture ricettive opportune. Senza contare il fortissimo impatto che un flusso massiccio di persone di cultura e abitudini diverse può avere sulla cultura tradizionale del posto.

Inoltre, essendo l'industria turistica mondiale appalto di pochi grandi gruppi (tour operator, catene alberghiere, ...), un altro pericolo della crescita spropositata del turismo nel sud del mondo è che i capitali investiti dai viaggiatori abbiano un ritorno minimo sul paese di destinazione stesso. Si calcola che in Kenya solo il 30% di quello che un viaggiatore spende per una vacanza rimanga sul posto, mentre alle Maldive solamente il 10%.

Allora non dovremmo mai recarci in vacanza in paesi del sud del mondo?

No, non è così, c'è un altro modo di fare turismo: viaggiare con responsabilità. Viaggiare con la curiosità di conoscere un paese nuovo, i suoi abitanti, le sue tradizioni. Viaggiare minimizzando l'impatto sull'ambiente. Viaggiare utilizzando strutture ricettive e di trasporto locali. Viaggiare convinti che lo scambio (che alla pari non potrà mai essere) con la gente del posto possa effettivamente portare arricchimento reciproco.


Ciascun itinerario di turismo responsabile prevede una
forte interazione con la comunità locale:

favorisce l'imprenditoria locale,
incoraggia i progetti di sviluppo,
promuove la conoscenza degli stili di vita
del paese che ci ospita.




Per saperne di più:

Prima, durante e dopo il viaggio
Documentazione (siti web, documenti e libri relativi al turismo responsabile)