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Matatu


dicembre 2005

Decorazioni su un matatu a Nairobi
Sul glossario della guida Lonely Planet, alla voce matatu, c'è scritto: "minibus con musica ad altissimo volume, capienza apparentemente illimitata e due velocità - fermo e a tavoletta".
Il matatu è un furgoncino adibito al trasporto di persone, ed è un'istituzione in Kenya. Il suo nome deriva dal prezzo dei primi matatu in circolazione: tre monete. Estrose scritte fosforescenti che ringraziano the lord e ne ricordano qualche virtù, tendine di pizzo intorno ai vetri, musica assordante e soprattutto un numero impensabile di persone. D'accordo che sulle fiancate è indicato che trasportano 16 passeggeri e che una legge recente ne controlla il rispetto, ma questo vale fino alla periferia di Nairobi e di qualche altra città.
Tutti i bigliettai hanno una divisa color porpora
In generale i matatu sono stracolmi, ogni volta sembra impossibile entrarvi, soprattutto con uno zaino, e dopo di te entrano sempre un gran numero di persone e sacchi immensi. Ci sono delle regole sui prezzi, ma non basta un tariffario per indicarli: bisognerebbe includere varianti tipo: pioggia o asciutto, verso la città o nella direzione opposta, strada sterrata oppure asfaltata, mese di dicembre (e quindi turismo), etc. Non sempre è facile prendere un matatu; in città, a Nairobi, nelle ore di punta è necessario aspettare anche più di un'ora (in coda ordinatissima! 'sti inglesi!). E anche dove c'è meno traffico, bisogna stare attenti a prendere quello giusto, bisogna imparare ad ignorare molti (ma non tutti) i consigli che vengono elargiti con veemenza dai ragazzini che affollano le stazioni degli autobus di tutti i paesi e villaggi del Kenya... il primo ragazzino che ti viene incontro potrebbe avere una percentuale se riesce a farti salire su un determinato mezzo, e quindi vale la pena verificare che quello sia davvero il primo in partenza, che non ti stia facendo salire su un matatu a lunga percorrenza se devi percorrere solo 10km, e così via.
Matatu
Su ogni matatu c'è un autista ed un bigliettaio/procacciatore d'affari, che è sempre la persona seduta più scomoda. Vive attaccato al finestrino con una spalla fuori per aprire al volo il portellone a far salire qualcuno... qualche volta il portellone gli resta in mano, oppure, sistemato un po' grossolanamente, non si apre più. I due posti davanti, alla destra dell'autista, sono i più ambiti, e può valer la pena lasciar partire il matatu precedente se ci si riesce ad assicurare questa posizione su quello dopo. Anche se il posto centrale non ha il poggiatesta e si viaggia con gli addominali tesi. I bambini stanno in piedi, occupano in quattro il posto di due adulti stretti. Ci si addormenta, durante i viaggi lunghi, appoggiati alla schiena di quello davanti. In altri momenti tutti parlano: di politica, di controlli stradali, di velocità di guida, di incidenti, di pioggia.


Ultimo aggiornamento: 2009-08-29

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